In questo numero di ‘Scrivere Crime’ ti parlo di una fissazione da autore, ovvero della mia mania per i capitoli brevi
Immagine creata cn l’intelligenza artificiale
Io sono un fan dei capitoli brevi. Lo sono da lettore e lo sono anche da autore. Se c'è una regola di scrittura che mi sono dato e che ho sempre rispettato è che i capitoli delle mie storie non devono superare le 5.000 battute. Anzi, per essere più preciso, sono convinto che 5.000 battute sia il numero perfetto: più corti non hanno corpo, più lunghi invece tediano. Lo so, qualcuno leggendo queste righe (soprattutto qualche amico autore che è iscritto a 'Scrivere Crime') starà rabbrividendo, ma dalla mia parte ho testimonial di tutto rispetto.
Uno su tutti è Dan Brown, lo scrittore che ha la responsabilità delle mia ossessione per le 5.000 battute. Ci avete mai fatto caso? I suoi libri sono corposi (Il codice Da Vinci a 523 pagine; Angeli e Demoni 564 pagine; Inferno 528 pagine), ma si leggono in un paio di giorni. E sapete per quale motivo? Perché i capitoli sono brevi, è come se ogni capitolo fosse una nocciolina all'interno di una ciotola e noi fossimo al tavolino di un bar a fare aperitivo. Una nocciolina tira l'altra. Ecco dunque il primo motivo per il quale scrivere capitoli brevi è una buona idea, perché facilitano la vita al lettore e lo invogliano ad andare avanti.
Sempre mettendosi nei panni del lettore, il secondo motivo per scrivere capitoli brevi è di origine pratica. Negli ultimi giorni ho divorato 'La libreria dei gatti neri' di Piergiorgio Pulixi e anche in questo caso la struttura è quella delle noccioline. Pulixi, in alcuni casi, a occhio, scrive capitoli anche molto meno lunghi delle mie tanto amate 5.000 battute, ma facendo così concede al lettore delle pause. Sì, perché quando scrivi devi anche pensare alle esigenze del lettore e i capitoli brevi vanno incontro proprio a queste: magari si ha voglia di leggere, ma non si ha il tempo di stare dietro a un capitolo lungo 10 pagine; il capitolo breve dà la possibilità al lettore di approcciarsi alla lettura con meno ansia. Leggo un capitolo mentre sono in attesa in macchina; mentre sono in metro e manca una stazione alla mia fermata; mentre sono dal dottore e ho solo più una persona davanti. I capitoli brevi sono pratici.
Il terzo motivo è legato alla trama. Sono convinto che i capitoli brevi rendano più dinamica la storia. Per come intenda io la scrittura ogni capitolo è una scena e scrivere capitoli brevi ci consente di dare più movimento alla nostra storia perché ci permette di far fare ai nostri personaggi più cose. È banale, ma vi invito a farci caso. Questo aspetto però ci porterebbe a un quarto punto da affrontare, il famoso più uno.
Ai tre buoni motivi per scrivere capitoli brevi se ne aggiunge un quarto che per qualcuno potrebbe essere una problematica. Ricordiamoci però che scrivere è un gioco sia per l'autore sia per il lettore, e dunque scrivere capitoli brevi ci costringe a trovare sempre spunti interessanti per creare le nostre scene. Espedienti, movimenti, ambienti dentro i quali fare agire i nostri personaggi che porteranno avanti la trama. Quindi una complessità (scrivere capitoli brevi è meno didascalico) può diventare un punto di forza.
Bene, vostro onore. Io ho terminato. La parola alla controparte. Voi cosa ne pensate?
Comunicazione di servizio
Siamo a inizio luglio, ancora pochi numeri e la newsletter si fermerà perché ad agosto non credo che la pubblicherò. Il primo numero è uscito il 9 settembre del 2023 e questo è il 39esimo. Ho pubblicato consigli di scrittura, recensioni di libri, interviste, storie e ho fatto l'esperimento sul Salone del Libro che mi è piaciuto un sacco.
A settembre però sarà necessario dare un'identità più precisa a questo progetto e per farlo mi appello a voi cari lettori di 'Scrivere Crime'. Ditemi cosa avete apprezzato di più. Volete una newsletter che racconti in modo prevalente storie crime accadute veramente? Volete una newsletter a prevalenza recensioni? Volete una newsletter più sulle tecniche di scrittura creativa e i consigli degli autori? Volete una newsletter con bandi per concorsi e notizie sulla letteratura crime?
L'ossessione di Montelupo
Se ancora non avete letto i miei libri adesso avete un'opportunità in più, da qualche giorno è online su Amazon 'L'ossessione di Montelupo', la serie creata da Golem Edizioni e che racchiude i miei libri pubblicati con la casa editrice. Vi lascio qui il link, anche perché a fine anno ci saranno novità e credo che ripassare le storie del commissario Riccardo Montelupo, di Gianni Incerti e di Corrado Tarantella possa essere utile.
Sito e social
Due note di servizio: ho rinnovato il sito. Se fai un click sul gioeleurso.com troverai un'impostazione diversa rispetto al passato, ti invito a visitarlo e dirmi cosa ne pensi. In più da questo 2024 mi trovate anche su Threads. Seconda nota di servizio, abbiamo un gruppo su facebook che vi linko qui.
I miei libri
Abbi pazienza, ma un minimo di autopromozione mi tocca farla: cliccando su questo link potrai acquistare i miei libri
Assolutamente d’accordo e l’esempio che hai fatto è perfetto! Infatti in poco più di un mese ho letto tutti e 5 i libri di Brown! Autori che sembrano adottare la stessa “tecnica” sono Lisa Jewell e Alex Finlay. Al contrario invece, nonostante il romanzo sia fantastico, “the circle” di Dave Eggers si fa fatica a leggerlo proprio per mancanza di capitoli.